Termosifoni e caldaie


All’inizio dei mesi freddi, quando cominceremo a utilizzare il termosifone, meglio controllare che non ci siano residui d’aria. In caso ve ne fossero utilizzare la valvola apposita (se non presente è opportuno farne installare una) per sfiatare l’aria presente;
Durante il periodo d’impiego dei termosifoni evitare di coprirli con tende o con mobili, avendo cura di non posizionare questi ultimi troppo a ridosso dei radiatori riducendo così la dispersione del calore all’interno della stanza;
Ricorda che ridurre di 1 grado la temperatura nella stanza, appena un grado, già consente un risparmio energetico pari al 6%;
In caso di scelta della nuova caldaia optare per una a condensazione che migliora il rendimento a parità di consumi con un modello tradizionale;
Importanti la manutenzione e i controlli periodici, con cadenza annuale (preferibilmente in anticipo rispetto alla stagione fredda).

Sostituzione e Vantaggi di una nuova caldaia

Il ciclo di vita di una caldaia, in genere, è di circa dieci-quindici anni, ma è naturale che in questo arco di tempo il rendimento dell’apparecchio diventerà meno efficiente anno dopo anno.
Se parliamo delle vecchie caldaie tradizionali, poi, il discorso è ancora più drastico, perché si tratta di un tipo di caldaia di per sé meno efficiente delle moderne caldaie a condensazione ad alta efficienza.

Per questo motivo, dopo un certo periodo in cui ci siamo abituati a pagare più o meno la stessa cifra per il consumo di gas metano, a un certo punto potremmo accorgerci che la bolletta è aumentata in modo sostanzioso.

Le caldaie di nuova fabbricazione sono molto più efficienti, vale a dire che trasformano in calore una quota maggiore dell'energia impiegata (normalmente il gas naturale).

Inoltre, sono ben coibentate e quindi disperdono meno calore nel locale che le ospita. I vecchi apparecchi sono spesso sovradimensionati e già per questo consumano più energia del necessario. Si aggiunga che molti edifici esistenti sono stati sottoposti a lavori per migliorarne il bilancio energetico (applicazione di doppi vetri alle finestre, isolamento termico delle pareti esterne e via dicendo), rendendo così eccessive le prestazioni della caldaia installata in origine. Tuttavia è difficile negli impianti termoautonomi installare caldaie di minor potenza, dato che tra i vari servizi che svolge, c’è la produzione del’acqua calda sanitaria (per docce, ecc.).

Le dimensioni della caldaia dipendono dalle dispersioni dell'edificio, misurati in kilowatt termici (kW) e determinati a loro volta dalla qualità dell'isolamento di pareti esterne, tetto, solaio della cantina non riscaldata e serramenti, come pure dalla forma dell'edificio e dalle condizioni climatiche del luogo in cui sorge. Per poter effettuare valutazioni di calcolo precise occorre un tecnico professionista, che in taluni casi deve anche redigere una relazione sul contenimento dei consumi energetici (relazione c.d. “legge 10”).

Caldaia a condensazione:
i consumi vengono ridotti e così anche gli importi in bolletta. 

Il segreto del funzionamento di una caldaia a condensazione risiede nella capacità di espellere fumi molto più “freddi” (anche 40°C), recuperando quindi una prima quota di calore e soprattutto di poter recuperare, in determinate condizioni, il calore contenuto nel vapore acqueo presente nei fumi, che nelle caldaie tradizionali è espulso sottoforma di vapore, mentre in questi apparecchi viene in parte condensato, consentendo un utile recupero di energia. All’interno della camera della caldaia, infatti, tale calore viene opportunamente convogliato e utilizzato per riscaldare l’acqua del circuito di riscaldamento.

 

Ultimo aggiornamento: 22.01.2019
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