Efficienza in cucina

Anche in cucina è possibile risparmiare molta energia usando qualche semplice accorgimento:
La scelta del forno può portare i primi benefici, ricorrendo a un modello elettrico ventilato e ricordandosi di aprire il minor numero di volte possibile lo sportello (eviteremo così la dispersione del calore), cercando di evitarne il preriscaldamento e spegnendolo con un po’ di anticipo rispetto ai tempi di cottura per sfruttarne il calore residuo; è opportuno evitare anche che il forno e il piano cottura vengano posizionati a contatto con il frigorifero.
Anche per i forni è possibile consultare l’etichetta energetica dell’apparecchio.
Le pentole e i tegami andrebbero riscaldati sempre sul fuoco del piano di cottura più adatto alle loro dimensioni.
È buona abitudine cuocere con il coperchio, ma ancora meglio usare la pentola a pressione che riduce i tempi di cottura e permette di risparmiare fino al 60% di energia.
Il congelatore andrebbe regolarmente sbrinato.
Il frigorifero dovrebbe rimanere aperto solo per pochi secondi.
Piuttosto che preriscaldare il forno è meglio approfittare del calore post-cottura, se la ricetta lo permette. Il piano cottura elettrico resta caldo a lungo dopo lo spegnimento, ciò permette di sfruttare questo calore residuo per almeno 5-10 minuti.
Per riscaldare l’acqua è più conveniente usare un bollitore rispetto al fornello elettrico.
Se l’acqua calda è prodotta da fonti energetiche rinnovabili (riscaldamento a pellets, impianto solare ecc.) è opportuno utilizzarla anche per cucinare.
Le moderne lavastoviglie prevedono di norma un programma di risparmio energetico da selezionare in caso di stoviglie poco sporche. È consigliabile inoltre allacciare la lavastoviglie direttamente all’attacco dell’acqua calda, oltre che pulire regolarmente il filtro e verificare il grado di durezza dell’acqua (che deve essere limitata).

 

Ultimo aggiornamento: 22.01.2019
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