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Settimana UNESCO 2020 per L'educazione alla sostenibilità

09 novembre 2020

Settimana UNESCO 2020 per L'educazione alla sostenibilità

La salute del pianeta e la nostra salute: cosa dobbiamo fare davanti ai cambiamenti climatici e alla pandemia?

La settimana dal 23 al 28 novembre apre la campagna 2020-2021 di informazione ed educazione alla sostenibilità dell'UNESCO dal tema “La salute del pianeta e la nostra salute: cosa dobbiamo fare davanti ai cambiamenti climatici e alla pandemia?"

Le campagne di sensibilizzazione di Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell'UNESCO sono iniziate nel 2016 per aderire e sostenere il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
L'Agenda 2030 fa propri i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 target da raggiungere entro il 2030.
Il tema dei cambiamenti climatici per molti anni è stato dibattuto dall'UNESCO e da molte organizzazioni mondiali per testimoniare la necessità di cambiare il modello di sviluppo per la stessa sopravvivenza del pianeta terra ed oggi possiamo dire che il tema è entrato nella coscienza collettiva.
Il tema di quest'anno per celebrare la settimana dell'Educazione ambientale 2020 lo dimostra: “La salute del pianeta e la nostra salute: cosa dobbiamo fare davanti ai cambiamenti climatici e alla pandemia?"
La pandemia da Covid 19 ha mostrato chiaramente gli effetti delle perturbazioni ambientali nell’emergenza di nuovi patogeni: il blocco delle attività umane ha reso più pulita l’aria nelle città e limpida l’acqua e rammentato a ciascuno di noi la necessità di proteggere l'ambiente per ridurre l'inquinamento.
Importanti lavori scientifici hanno evidenziato la rilevanza della qualità dell'aria nella gravità della malattia causata dal virus Sars- Cov-2 rilevando come “l'inquinamento possa costituire un ulteriore fattore di rischio, al pari di ipertensione, diabete ed obesità, che può aumentare la suscettibilità all'infezione o aggravare i sintomi di Covid-19".
Le ARPA, gli studiosi ed i professionisti coinvolti nella tutela dell'ambiente e della salute sono impegnati a integrare le proprie competenze e conoscenze per valutare e gestire i rischi ambientali nell'ottica della “One Health” "per essere in grado di analizzare e comparare pericoli diversi (per esempio chimici e microbiologici) per compiere scelte più informate” e per “trasferire conoscenze ai decisori ed al pubblico, che sono i veri promotori dei cambiamenti.”
A tal proposito, dal 25 novembre al 9 dicembre si terrà la terza “International Electronic Conference on Environmental Research and Public Health. Public health issues in the context of Covid 19 pandemic” proprio per confrontarsi sui temi ambientali legati alla salute nel contesto dei cambiamenti prodotti dalla Covid 19.
Il confronto sui temi ambientali quali l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, i rifiuti, i liquami, i cambiamenti climatici in un'ottica multidisciplinare è infatti l'unica possibilità per sconfiggere la pandemia e trovare soluzioni.

Fonte: ARPAT 

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