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Commissione Europea: “Direttiva veicoli fuori uso efficace ed efficiente”

26 marzo 2021

Commissione Europea: “Direttiva veicoli fuori uso efficace ed efficiente”

Il 15 marzo 2021, la Commissione Europea ha pubblicato una valutazione della Direttiva sui veicoli fuori uso (Direttiva ELV). La valutazione fornisce una panoramica di ciò che è stato fatto ai sensi della direttiva per garantire una migliore raccolta, trattamento e riciclaggio dei veicoli fuori uso e apre la strada alla revisione della direttiva, prevista per il 2022.

La direttiva 2000/53/CE del 18 settembre 2000 relativa ai veicoli fuori uso mira a minimizzare l'impatto dei veicoli fuori uso sull'ambiente. A tal fine, la direttiva ELV stabilisce restrizioni all'uso di sostanze pericolose nelle autovetture nuove, obblighi relativi alla raccolta e al trattamento dei veicoli fuori uso, nonché obiettivi per il recupero, riutilizzo, riciclaggio da conseguire entro il 2015.

Ogni anno circa 11 milioni di veicoli abbandonano il parco veicoli immatricolati nell'UE, con un potenziale di circa 11 milioni di tonnellate di rifiuti. La maggior parte dei rifiuti prodotti dagli ELV è costituita da metalli ferrosi e non ferrosi, con una quota crescente di rifiuti di plastica e di rifiuti elettronici, che riflette il crescente uso di materiali leggeri e di elettronica nelle auto nuove. Questi nuovi materiali e componenti presentano sfide specifiche per il loro recupero e riciclaggio. Il crescente numero di veicoli elettrici sul mercato dell'UE contribuirà ulteriormente a questa tendenza e porterà notevoli nuove sfide per il settore. Le misure adottate per attenuare l'impatto della pandemia del COVID 19 sul settore automobilistico sono anch'esse atte ad accelerare la transizione verso la mobilità elettrica.

La valutazione pubblicata dalla Commissione Europea tiene conto del contesto e si sofferma con particolare attenzione su due aspetti: l'efficacia e l'efficienza.

Essa dimostra che la direttiva ELV è stata efficace nel conseguimento di molti dei suoi obiettivi iniziali, in particolare l'eliminazione delle sostanze pericolose dalle autovetture, l'aumento dei punti di raccolta per i veicoli fuori uso, il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio. Il problema principale nell'attuazione della direttiva è, tuttavia, il gran numero di "veicoli mancanti", che rappresentano circa il 35% di tutti i veicoli de-immatricolati ogni anno. Mentre circa 6,5 milioni di ELV sono trattati secondo la direttiva, di circa 4 milioni di veicoli fuori uso ogni anno non è nota la destinazione, con il rischio che gran parte di essi non siano trattati secondo i requisiti della direttiva sui veicoli fuori uso.

Per quanto invece riguarda l’efficienza, la Commissione ritiene generalmente che i benefici complessivi della direttiva siano superiori ai suoi costi. I benefici ambientali sono legati al trattamento sicuro dei ELV, che evitano diffusione di inquinanti nell'ambiente. I principali vantaggi economici sono stati il consolidamento del settore della demolizione e del riciclaggio dei veicoli negli Stati membri dell'UE e la possibilità per i consumatori di smaltire gratuitamente i loro ELV.

Gli elementi forniti dalla Commissione in questa valutazione gettano le basi per una proposta di riforma della direttiva, anche, e soprattutto, al fine di adattarla alle nuove sfide per il futuro dell’ambiente. 

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