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A scuola si studiano gli effetti del cambiamento climatico giocando

09 maggio 2019

A scuola si studiano gli effetti del cambiamento climatico giocando

ragazzi in discussione al comune
III A – III B SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO MICHELANGELO  DI LIVORNO
Docente: Giulia Barbarello (Matematica e Scienze)
 
#giocosimulazione #cambiamenticlimatici #ragazziincercadiidee #noncirubateilfuturo #lacittachevorrei
 
Si chiude con la giocosimulazione sui cambiamenti climatici, che si è svolta il 9/5/2019 presso il Cred di Livorno,  l’anno scolastico 2018/2019 in cui la filiale di Livorno di Arrr Spa ha supportato alcune classi nell’ambito dell’incarico conferitole dal Comune di Livorno all’interno del progetto “Scuola e città”.
La giocosimulazione è un’esperienza testata e collaudata da molti anni tra le scuole di Livorno. Ogni anno l’attività porta sempre a risultati sorprendenti, soddisfacendo i ragazzi ma soprattutto i docenti che trovano quest’attività trasversale e utilissima per raggiungere molti obiettivi didattici, tra cui quello della cittadinanza attiva.
Per avere maggiori dettagli sulla giocosimulazione Vaddi, Vallo a Dire ai Dinosauri, potete leggere l’articolo a questo link.
In particolare nella fase finale del “gioco” i ragazzi delle scuole Michelangelo di Livorno hanno discusso e alla fine fornito spunti per realizzare un “Piano di sviluppo locale sostenibile”. Le proposte elaborate sono scaturite da un brainstorming ed avevano l’obiettivo di risolvere problemi legati alle conseguenze dei cambiamenti climatici nelle città virtuali, che assomigliano molto alle nostre città: un capoluogo di regione, una città di mare e un villaggio di montagna.
 
A tutte le azioni che andiamo ad elencare qua sotto, c’è da aggiungere che i ragazzi hanno sottolineato che alla base di tutto serve adottare una efficace campagna di educazione e sensibilizzazione per i cittadini, i turisti e gli studenti al fine di renderli consapevoli di cosa è possibile fare anche nelle piccole azioni quotidiane.
 
Le idee scaturite dalla Conferenza Regionale di Picaya
Ecco i problemi rilevati e le soluzioni proposte dai ragazzi di 14 anni, a nostro avviso ottimi suggerimenti per ogni comune in cerca di una politica energetica concreta.
 
1) PROBLEMA: continui black out dovuti al sovraccarico elettrico per l’eccessivo consumo energetico durante l’estate (condizionatori accesi a causa di ondate anomale di calore)
SOLUZIONI
=> installare una centrale elettrica alimentata da energia proveniente dalle onde (nella città di mare)
=> installare pannelli solari termici e fotovoltaici su edifici pubblici (per dare il buon esempio), scuole e pensiline dei parcheggi
=> dare incentivi ai cittadini privati che vogliono installarli sulle proprie case
=> installare pale eoliche nelle zone industriali e portuali dismesse delle città, oppure offshore
 
2) PROBLEMA: abbattere le emissioni di anidride carbonica
SOLUZIONI
=> dare incentivi alle industrie per aiutarle ad abbassare le emissioni nel loro ciclo produttivo
=> piantumare alberi per aumentare la produzione di ossigeno, l’assorbimento di CO2 in città e migliorare la tenuta idrogeologica del terreno
 
3) PROBLEMA: limitare il traffico, abbassare le emissioni di anidride carbonica dovute ad una cattiva mobilità
SOLUZIONI
=> implementare e integrare piste ciclabili (anche per la sicurezza dei cittadini)
=> costruire una tramvia, alimentata ad energia solare fotovoltaica
=> prevedere parcheggi di scambio dove lasciare l’auto e prendere navette o la tramvia per raggiungere il centro
=> incentivare l’uso della bici per chi va al lavoro o a scuola prevedendo premi in buoni spesa o buoni per acquistare libri
=> abbassare il costo dei biglietti dell’autobus almeno due giorni a settimana
 
4) PROBLEMA: ridurre l’uso di plastica
SOLUZIONI
=> installare in tutti i quartieri della città fontanelle di acqua ad alta qualità
=> installare le fontanelle anche nelle scuole e prevedere a scuola l’uso di borracce
 
5) PROBLEMA: ridurre l’impatto ambientale, le emissioni di CO2, l’uso di plastica, migliorare lo stile di vita
SOLUZIONI
=> fondamentale come prima cosa è cambiare l’atteggiamento da parte dei consumatori facendo ridurre la domanda di prodotti non sostenibili (cioè diventare consumatori consapevoli)
=> acquistare prodotti di stagione, a km zero e a filiera corta
=> acquistare prodotti senza imballaggi o dove sulla confezione sia chiaro dove deve essere buttato l’incarto
=> Riutilizzare, Riciclare, Ridurre, Riparare
 
6) PROBLEMA: crisi idrica dovuta alla mancanza di piogge e nevicate invernali
SOLUZIONI
=> costruire un impianto di desalinizzazione e successiva ri-mineralizzazione
=> monitorare e fare manutenzione alla rete idrica (per evitare dispersioni sotterranee)
 
Ecco quanto hanno dichiarato i ragazzi e la docente nel corso del debriefing a freddo, svoltosi a una settimana di distanza dall’evento. 
I ragazzi:
“Abbiamo imparato molte cose, divertendoci. Nelle cinque ore che abbiamo passato in questa realtà virtuale abbiamo appreso molte più cose di quelle che avremmo potuto imparare se una prof. ce le avesse spiegate in classe con la teoria e basta”. 
 
“Cinque ore non sono sufficienti, dovremmo svolgere il gioco in un numero maggiore di ore, per avere più tempo per entrare nel personaggio, cominciare a negoziare e perseguire il proprio obiettivo di gioco” 
 
“Ci siamo resi conto attraverso questo gioco che nella nostra società parlano sempre le solite persone e non c’è spazio per tutti per esprimere le proprie idee, quando gli altri si dimostrano più forti ed intraprendenti (questione di personalità, carattere e forza di volontà)”
 
“Adesso comunque tocca a noi, ci rendiamo conto che non c’è più tempo da perdere e dobbiamo in qualche modo fare qualcosa in prima persona per contrastare i cambiamenti climatici, ad esempio stare più attenti ai consumi energetici e idrici inutili, cercare di limitare l’uso della plastica utilizzando delle borracce a scuola etc.”
 
La docente Barbarello:
“Ne abbiamo parlato molto positivamente sia nel Consiglio di classe che con i genitori, ritenendoci tutti molto soddisfatti dell’esperienza e di come ha reagito la classe. Adesso cominciamo già a pensare all’anno prossimo; l’esperienza deve assolutamente essere replicata con le nuove terze” 
 
“I ragazzi sono stati veramente speciali anche nel modo in cui si sono presentati la mattina del gioco, travestiti a seconda del ruolo che dovevano rivestire: abbiamo visto ragazze con i baffi (che impersonavano ruoli maschili) e ragazzi con le parrucche in quanto il ruolo assegnato loro era un al femminile. Tutti molto buffi ma al contempo seri!”
 
In effetti sono queste le esperienze che vorremmo portare avanti nelle scuole, quelle che ti fanno percepire che le nuove generazioni hanno voglia di essere i portatori del cambiamento (non climatico!)
 
Un ringraziamento particolare va a
  • Valentina Gucciardo di Slow Food che sempre sostiene questi tipi di progetti con la sua preziosa collaborazione e vocazione pro-salvaguardia del pianeta
  • Donatella Ferrini e Licoris Toncinich, Funzionario e Geologo del Comune di Livorno (Ufficio ambiente) le quali si sono prestate a "giocare" con i loro ruoli dando al gioco un reale contributo didattico e tecnico
  • Al Cred di Livorno che oltre a cofinanziare l'attività di educazione energetico ambientale, ospita sempre con grande cordialità la giocosimulazione presso la sede del Cred di Via Caduti del Lavoro.

 

 
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