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RAPPORTO RIFIUTI URBANI ISPRA 2020: MIGLIORANO I DATI.Cala la produzione pro capite di rifiuti e aumenta la raccolta differenziata.

17 dicembre 2020

RAPPORTO RIFIUTI URBANI ISPRA 2020: MIGLIORANO I DATI.Cala la produzione pro capite di rifiuti e aumenta la raccolta differenziata.

È disponibile online il Rapporto Rifiuti Urbani Ispra edizione 2020, con i dati, riferiti all’anno 2019, su produzione di rifiuti urbani, raccolta differenziata, gestione e import/export di rifiuti.

I rifiuti urbani prodotti in Italia nel 2019 sono circa 30 milioni di tonnellate, -0,3% rispetto al 2018, nel nord Italia però si è registrato un lieve aumento +0,5%, mentre è in calo al Centro dello -0,2% e al Sud -1,5%.
Parlando di produzione di rifiuti pro capite, ogni cittadino italiano, in un anno, ha prodotto circa 500 chilogrammi di rifiuti. La produzione pro capite più elevata si conferma in Emilia Romagna, con 663 chilogrammi per abitante per anno, mentre Toscana, Valle d’Aosta, Liguria, Marche, Umbria, Lazio e Trentino Alto Adige hanno superato la media nazionale, anche se di poco. 
A livello regionale, 13 regioni italiane, in particolare quelle meridionali, fanno rilevare un calo della produzione dei rifiuti urbani: Molise - 4,5%, Sicilia -2,6% e la Calabria -2,3%. Aumenta invece la produzione nelle regioni settentrionali, mentre al Centro solo il Lazio evidenzia un incremento del +0,4%. 
Nel 2019 si è registrato un aumento significativo della raccolta differenziata, +3,1% rispetto al 2018, raggiungendo il 61,3% della produzione nazionale. Il Sud supera per la prima volta il 50% di raccolta differenziata confermando il trend di crescita degli ultimi anni, con un aumento della percentuale di 4,5 punti. Tra le città metropolitane, la percentuale più elevata di raccolta si rileva a Cagliari con il 71,4%, Venezia si attesta al 70,9% e al di sopra del 60% si collocano Milano, Bologna, e Firenze. I comuni capoluogo con percentuali di raccolta differenziata più elevate sono Treviso, Ferrara e Pordenone.
Parlando di gestione, nel 2019, il 50% dei rifiuti prodotti e raccolti in maniera differenziata viene inviato ad impianti di recupero di materia; il riciclaggio totale, comprensivo delle frazioni in uscita dagli impianti di trattamento meccanico e meccanico biologico, si attesta al 53,3% e riguarda le seguenti frazioni: organico, carta e cartone, vetro, metallo, plastica e legno. Nel 2019 sono operativi 658 impianti di gestione dei rifiuti urbani. Di questi, 345 sono dedicati al trattamento della frazione organica della raccolta differenziata, 130 sono impianti per il trattamento meccanico o meccanico biologico dei rifiuti, 131 sono impianti di discarica a cui si aggiungono 37 impianti di incenerimento e 15 impianti industriali che effettuano il coincenerimento dei rifiuti urbani.
L’esportazione dei rifiuti interessa il 2% dei rifiuti urbani prodotti a livello nazionale. Rispetto al 2018, l’esportazione aumenta del 10,8% mentre calano dell’1% le importazioni. Sono inviati fuori dai confini nazionali, soprattutto Austria e Spagna, il combustibile solido secondario e i rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, Gli impianti localizzati sul territorio nazionale importano plastica, vetro e abbigliamento. 

Questi sono i dati più significativi che possiamo trovare nel Rapporto Rifiuti Urbani Ispra 2020, che verrà ufficialmente presentato il 29 dicembre alle ore 10 in diretta sul profilo Facebook di Ricicla Tv e sul canale Youtube. 

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