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Economia circolare e next generation Eu

06 aprile 2021

Economia circolare e next generation Eu

L'economia circolare italiana può svolgere un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi del Recovery Plan, rendendo la nostra economia più competitiva, creando nuovi posti di lavoro e rafforzando la motivazione per raggiungere uno sviluppo sostenibile. 

L’Italia è il paese europeo con la più alta percentuale di rifiuti trattati ai fini del riciclo sulla totalità dei rifiuti trattati, pari al 79%, una incidenza più che doppia rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi europei. Inoltre l’Italia è anche uno dei pochi paesi europei che dal 2010 al 2018 ha comunque migliorato le sue prestazioni, con un aumento dell’8,7% del tasso di riciclo così definito.

Nel settore del riciclo industriale delle cosiddette frazioni riciclabili classiche (acciaio, alluminio, carta, vetro, plastica, legno, tessili), l’Italia è il paese europeo con la maggiore capacità di riciclo anche in valore assoluto. A differenza di altri grandi paesi europei, l'Italia è un importatore netto di materie seconde e le esportazioni di plastica e carta sono molto limitate. Dal punto di vista economico e occupazionale, l'intera filiera del riciclo ha un fatturato totale di oltre 70 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 14,2 miliardi di euro e più di 213.000 dipendenti. Il recupero di materia nei cicli produttivi permette un risparmio annuo pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate di CO2.

In particolare, la filiera della carta made in Italy ha realizzato un fatturato di circa 25 miliardi di euro, pari all'1,4% del prodotto interno lordo nazionale, impiegando circa 200.000 dipendenti, e con un tasso di circolarità medio pari al 57%, rappresentando uno dei settori leader dell’economia circolare in Italia; basti pensare che le fibre vergini  rappresentano solo il 33% delle materie prime utilizzate dall'industria cartaria italiana. In considerazione dell'elevato tasso di recupero di carta e cartone in Italia (oltre 5 milioni di tonnellate), questo è un vantaggio importante, se si considera che ogni punto percentuale di crescita del riciclo di carta equivale ad una riduzione 84.000 tonnellate di rifiuti da smaltire. Nel 2018, il riciclo industriale della carta in Italia ha consentito di evitare consumi energetici pari a 1,5 milioni di Tep ed emissioni climalteranti pari a 4,4 milioni di tonnellate di CO2. 

Fonte: www.symbola.net

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